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Scienze della Comunicazione

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Qual è l’obiettivo del corso? Cos'è?
A cosa prepara?

Scienze della Comunicazione è un corso fortemente interdisciplinare che fornisce le basi teoriche, gli strumenti metodologici e le conoscenze tecniche per comprendere il mondo della comunicazione contemporanea ed essere in grado di agire al suo interno. I diversi indirizzi del corso rispecchiano gli ambiti professionali a cui la Laurea prepara e vengono scelti dopo un primo anno comune in cui vengono fornite le basi necessarie per percepire e comprendere la complessità dei fenomeni comunicativi. Essi sono: 1) Informazione e Social Media; 2) Comunicazione pubblica; 3) Editoria e progettazione culturale; 4) Cultura visuale; 5) Marketing e pubblicità. Ognuno di questi percorsi offre la possibilità di approfondire il funzionamento di specifici media, dei loro peculiari artefatti comunicativi, dei linguaggi che utilizzano, delle variabili e delle strategie che è possibile impiegare per ottenere specifici risultati, delle tecniche per la misurazione dell’efficacia delle diverse azioni comunicative. Per le caratteristiche del suo oggetto di studio, il Corso è spiccatamente orientato alla contemporaneità, quando non al futuro. Inoltre, a causa del grande impatto che la tecnologia ha sui processi comunicativi, presuppone una costante attenzione all’innovazione e al modo in cui le trasformazioni nei dispositivi tecnologici che si usano per comunicare influenzano la comunicazione stessa e le relazioni che crea.

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Cosa si impara?

L’interdisciplinarietà che caratterizza il corso in Scienze della Comunicazione, ovvero la coesistenza di insegnamenti di ambiti che riguardano tanto le discipline cosiddette umanistiche quanto quelle di tipo più tecnico/scientifico, deriva dalla complessità dei fenomeni comunicativi. Essa obbliga infatti a mantenere costantemente presenti entrambi questi tipi di studio, che proprio nella comunicazione trovano una sintesi necessaria. Materie di tipo sociologico, linguistico, filosofico, storico, letterario, artistico e semiotico, convivono dunque con l’economia, la statistica, il design, l’ingegneria informatica, l’analisi dei Big Data, solo per citarne alcune. Inoltre, occuparsi di comunicazione comporta la necessità di sviluppare accanto alle conoscenze teoriche anche diverse abilità pratiche, che nel corso vengono affidate a diversi Laboratori ciascuno dei quali prepara a realizzare un prodotto comunicativo specifico. Anche in questo caso vi sono diverse possibilità: dai testi scritti al design visivo, dai siti web alla fotografia, dalla sceneggiatura alla comunicazione musicale ecc. Il corso offre inoltre ampie possibilità di personalizzazione del piano di studi, con ben 4 insegnamenti da scegliere fra un ampio numero di materie opzionali, ciascuna dedicata a un aspetto specifico della comunicazione. Infine, sono previsti diversi crediti per attività formative da realizzare con modalità didattiche alternative come seminari e workshop con professionisti e aziende.

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Cosa si può fare dopo?

Le professioni della comunicazione prevedono due tipi di sbocco professionale. Da un lato ci sono le professioni ormai divenute tradizionali, che vanno dal giornalismo alla pubblicità, dalla comunicazione pubblica all’editoria, dall’altro vi è un gran numero di nuovi mestieri che fino a pochi anni fa non erano considerati tali. Pensiamo alla gestione dell’identità digitale di cui si occupano i Social Media Manager per enti, aziende o personaggi; ai processi comunicativi cui danno vita gli Influencer o alle nuove forme di giornalismo che internet ha consentito di realizzare; e ancora alle tante forme di comunicazione audiovisiva che sono sorte con YouTube e che proseguono con altri social. Naturalmente si può decidere di proseguire gli studi conseguendo una Laurea Magistrale che, nel caso degli studi sulla Comunicazione, consente di specializzarsi in un ambito specifico. L’Università di Palermo propone in tal senso tre corsi: 1) Comunicazione pubblica, d’impresa e pubblicità; 2) Comunicazione del patrimonio culturale; 3) Comunicazione dell’enogastronomia. Se il primo offre una preparazione di ampio spettro sulla comunicazione strategica, gli ultimi due si concentrano su settori produttivi verso i quali il territorio siciliano appare particolarmente vocato e che hanno dimostrato negli ultimi anni notevole crescita economica: il patrimonio culturale, materiale e immateriale, e l’enogastronomia.