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Ingegneria dei Sistemi Ciber-Fisici per l’Industria

Fregio 10
Qual è l’obiettivo del corso? Cos'è?
A cosa prepara?

Il Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria dei Sistemi Ciber-fisici per l’Industria si inquadra nella classe LM-25 (Ingegneria dell’Automazione). È la prosecuzione del Corso di Laurea di primo livello in Ingegneria Cibernetica e più generalmente come corso di Laurea Magistrale di interesse per i laureati di primo livello delle classi di Ingegneria dell'Informazione (L-8) e di Ingegneria Industriale (L-9). Esso offre un percorso di studi di tipo multidisciplinare, con una forte connotazione nel settore dell’Automatica, arricchita da conoscenze trasversali dell’ingegneria industriale e dell’informazione, che consentono allo studente di acquisire una preparazione specifica orientata all’ingegneria di processo e alla gestione e controllo di sistemi complessi nei settori dell’automazione industriale, della robotica e della meccatronica, nonchè negli ambiti tipici della fabbrica intelligente (Smart Industry o "Industry 4.0").

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Cosa si impara?

Il corso fornisce conoscenze e competenze metodologiche proprie sia dell'ingegneria dell'automazione e del controllo, a tempo continuo ed a tempo discreto, sia in settori più propri delle tecnologie industriali. Esso prevede inoltre l’approfondimento delle tematiche riguardanti la dinamica dei sistemi meccanici, lo studio dei sensori di tipo embedded e lo sviluppo dei sistemi automatici della catena di misura. Accanto a queste conoscenze vengono approfonditi alcuni temi propri dei settori dell’ingegneria dell’informazione e di estremo interesse anche in campo industriale, quali l’analisi, il filtraggio e classificazione dei dati; gli algoritmi di Machine e Deep Learning; la Cybersecurity e Cloud security. Essi hanno un impatto sostanziale nell’incremento della qualità e della sicurezza di una tipica catena di produzione industriale. Il Corso di Studi prevede inoltre una serie di attività laboratoriali di rilevante interesse in quasi tutti gli insegnamenti erogati. Particolare importanza riveste in tal senso la possibilità di studio e sperimentazione presso i laboratori all’avanguardia nel campo dell’Additive Manufacturing e delle nuove tecniche di modellazione e visualizzazione avanzata (Augmented Reality), offrendo al laureato un punto di vista nuovo ed in notevole sintonia con le più innovative richieste del mercato del lavoro.

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Cosa si può fare dopo?

Il Laureato in Ingegneria dei Sistemi Ciber-fisici per l’Industria ha diverse possibilità occupazionali in tutti quegli ambiti lavorativi (industriali e non) in cui i principi dell'automazione e le tecnologie dei sistemi ciberfisici rivestono un ruolo di rilievo, operando in qualità di sistemista e/o progettista e/o tecnico in ogni contesto applicativo. Gli sbocchi professionali riguardano principalmente: aziende elettroniche, meccaniche, automobilistiche, elettromeccaniche, aerospaziali, chimiche e di robotica industriale, mobile e sottomarina; aziende produttrici di servizi (gestione delle acque e servizi a rete, trasporti, energia, automazione civile e industriale, big data, Internet delle Cose e servizi correlati); centri e laboratori di ricerca e sviluppo per il settore dell'automazione; pubblica amministrazione e libera professione. I laureati magistrali di questi settori trovano lavoro molto rapidamente e con i trattamenti economici d’ingresso più alti dell’intero panorama di Ingegneria (fonte: dati ufficiali Alma Laurea). La preparazione multidisciplinare che caratterizza il percorso formativo, oltre ad offrire ottime prospettive di placement nel mercato del lavoro, può anche consentire ai laureati di proseguire nella formazione di terzo livello, trovando sbocco nei corsi di Dottorato di Ricerca in ambito nazionale e internazionale negli ambiti culturali e scientifici attinenti ai sistemi ciber-fisici e alle loro applicazioni in ambito industriale.