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Digital humanities per la Ricerca

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Qual è l’obiettivo del corso? Cos'è?
A cosa prepara?

Il Corso di Laurea Magistrale in Digital Humanities per la Ricerca (LM-43), la cui didattica è erogata in lingua italiana e in modalità interamente telematica, è incentrato sul rapporto tra cultura umanistica e nuovi media e spazia dalla letteratura alla linguistica, alle arti, al cinema, alla comunicazione, alla storia con uno sguardo volto al contesto europeo e mediterraneo, in una prospettiva di integrazione con il mondo della comunicazione e delle digital humanities. La modalità interamente on-line permette infatti (mediante l’interazione sincrona e asincrona, la condivisione e la collaborazione con la classe e con il docente) a studenti lavoratori italiani e stranieri, a studenti con disabilità e difficoltà familiari di accedere, con maggiore facilità e flessibilità ai corsi erogati, sviluppando il loro ruolo dinamico e attivo nel processo di apprendimento. Il Corso consente agli studenti di intraprendere un percorso formativo interdisciplinare attraverso cui acquisire una formazione umanistica e nello stesso tempo imparare, da prospettive diverse, a padroneggiare strumenti informatici aggiornati e pertinenti al trattamento di contenuti culturali. L’unione delle due aree disciplinari, umanistica e informatica, è finalizzata alla creazione di professionalità composite e flessibili che hanno familiarità con i contenuti umanistici, sono capaci di trattarli in forma digitale e sanno comunicare tramite la rete i prodotti multimediali e l’e-learning.    

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Cosa si impara?

Lo studente acquisirà l'abilità di ricostruire, servendosi di strumenti di codifica testuale, la genesi e l’evoluzione di un testo attraverso la realizzazione di edizioni digitali; di progettare, sviluppare e gestire i siti web; di pianificare, creare, gestire i contenuti dei siti web; di occuparsi della redazione, del caricamento e della gestione dei contenuti (testi, immagini, video) su siti web, blog, portali di e-commerce e social network; di orchestrare lo storytelling d’impresa attraverso l'acquisizione sul piano teorico delle nozioni di 'ipotestualità' e 'frammentarietà' e sul piano applicativo degli strumenti per realizzare contenuti basati sulle diverse declinazioni del digital storytelling (timeline, story mapping, transmedia storytelling, visual e video storytelling); di progettare e sviluppare videogiochi a scopo educativo; di insegnare e coordinare la diffusione dell’innovazione digitale nella formazione scolastica; di trattare e ordinare il patrimonio della biblioteca a livello informatico, di digitalizzare il processo di gestione informativo e documentale, di operare in tutto ciò che riguarda la ricerca online, di curare e aggiornare gli archivi digitali; di occuparsi della gestione informatica dei documenti, della creazione e dell’ordinamento di un archivio digitale; di sviluppare strategie digitali rivolte ad intercettare le esigenze degli utenti e a soddisfarle; di elaborare digitalmente contenuti testuali destinati alla pubblicazione.

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Cosa si può fare dopo?

Un laureato in Digital Humanities per la Ricerca potrà spendere le competenze acquisite nelle case editrici e agenzie redazionali multimediali; nel giornalismo on-line; nelle università e nei centri di ricerca (base dati per progetti di ricerca, biblioteche digitali, information retrieval); nelle aziende produttrici e localizzatrici di software (interfaccia uomo-macchina, usability); nelle aziende operanti nella “industria delle lingue”; nelle biblioteche e nei musei; nelle scuole di ogni genere e grado (e-learning, applicazione di tecnologie dell’informazione e della comunicazione ai processi di apprendimento, attività di consulenza e coordinamento digitale); nelle web agencies. I laureati potranno cioè esercitare funzioni di responsabilità in attività connesse a settori come l’editoria e l’editoria digitale, l’edutainment, la certificazione di qualità di prodotti multimediali, la sistemazione e presentazione di banche dati, la valorizzazione del patrimonio culturale. Il Corso di Laurea Magistrale forma dunque una figura professionale che abbia conoscenze teoriche e competenze operative adeguate per svolgere attività professionali relative al ruolo di operatore culturale (con funzioni di progettazione, coordinamento, realizzazione e gestione di piattaforme e contenuti digitali) e relative alla mediazione interculturale negli enti pubblici e nelle istituzioni di cultura nazionali ed internazionali.