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Ingegneria Biomedica

Fregio 10
Qual è l’obiettivo del corso? Cos'è?
A cosa prepara?

Il Corso di Laurea in Ingegneria Biomedica è nato per una specifica esigenza del mercato del lavoro di figure professionali con forti competenze interdisciplinari negli ambiti dell'ingegneria dei materiali, della biomeccanica, delle tecnologie hardware e software, della bioscienza e della medicina e che avessero al contempo competenze organizzate su materiali e dispositivi per uso biomedicale (meccanici, elettronici, robotici), oltre che sul collaudo e manutenzione delle apparecchiature impiegate in strutture sanitarie.

Il percorso formativo del Corso di Laurea in Ingegneria Biomedica è organizzato in modo tale da fornire agli allievi una solida formazione nel campo delle metodologie e delle tecnologie dell'ingegneria, applicate alle problematiche medico-biologiche.

In questo modo è possibile formare figure professionali con competenze di natura tecnico-biologica, fornite grazie all'integrazione di conoscenze di ingegneria industriale, di ingegneria dell'informazione, e competenze di tipo medico-biologico.

Se nella prima parte del percorso formativo vengono forniti gli elementi essenziali degli studi in Ingegneria, gli stessi hanno una connotazione caratterizzante già al secondo anno, per poi dare la possibilità agli allievi di specializzarsi, nei due anni successivi, in uno dei due differenti curricula, Bioingegneria e Tecnologie applicate alla medicina, acquisendo conoscenze ed approfondendo tematiche applicative tipiche dell'Ingegneria Biomedica.

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Cosa si impara?

L’Ingegnere Biomedico avrà solida formazione di base nelle discipline ingegneristiche, coadiuvata dalle conoscenze relative a:

  • Le principali proprietà e caratteristiche dei biomateriali e della natura delle interazioni fra questi e i tessuti biologici, in modo tale da progettare sistemi artificiali per il recupero funzionale del tessuto o organo da sostituire, integrare o riabilitare;
  • La capacità di elaborare ed analizzare segnali, immagini e dati medico-biologici, per applicare le tecniche di progetto di circuiti elettronici, gli strumenti metodologici ed i metodi quantitativi per lo studio di sistemi fisiologici, attraverso conoscenze integrate di elettronica, robotica e meccatronica;
  • Le tecnologie multi-omiche, informatiche, sensoristiche, modellistiche, biomeccaniche, e relative all'analisi e al trattamento di segnali e immagini a supporto di tutti i percorsi clinici;
  • Le tecnologie basate sulla intelligenza artificiale in ambito di ricerca nel raggiungimento obiettivi diagnostici e terapeutici nel contesto della medicina di precisione.
Avrà inoltre adeguate competenze di base di matematica, chimica, fisica e biomeccanica e saprà utilizzare gli strumenti metodologici e di calcolo necessari per la descrizione dei fenomeni di trasporto di fluidi e di sostanze in ambito biomedico.

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Cosa si può fare dopo?

I principali sbocchi occupazionali per un Laureato in Ingegneria Biomedica sono i seguenti:

  • Industrie del settore biomedico e farmaceutico produttrici e fornitrici di sistemi, apparecchiature e materiali per diagnosi, cura e riabilitazione;
  • Aziende ospedaliere pubbliche e private;
  • Società di servizi per la gestione di apparecchiature ed impianti medicali, di telemedicina;
  • Laboratori specializzati;
  • La Laurea in Ingegneria Biomedica consente di accedere direttamente alla Laurea Magistrale in Ingegneria Biomedica, ma anche, previo possesso dei CFU relativi alle materie caratterizzanti, ad altri corsi di Laurea Magistrale dell’Ingegneria industriale.