Ingegneria Ambientale per lo Sviluppo Sostenibile
Qual è l’obiettivo del corso? Cos'è?
A cosa prepara?
A cosa prepara?
Il Corso di Ingegneria ambientale per lo sviluppo sostenibile ha come obiettivo quello di formare tecnici esperti nella protezione e risanamento dell’ambiente naturale e antropizzato.
Il percorso formativo parte dall’analisi dell’ambiente in cui vive e si evolve la società, dalla definizione delle potenzialità delle risorse che utilizza e che consuma (acqua, aria, suolo, ecc.), dai residui che produce.
Ne analizza i fenomeni di alterazione che ne modificano lo stato in termini di qualità e sicurezza, e giunge allo studio degli interventi di protezione, mantenimento e risanamento della qualità ambientale, da attuare con attenzione, oltre che agli aspetti tecnici, anche alla sostenibilità ambientale, economica e sociale dettata dall’Agenda 2030 dell’ONU, con i suoi 17 goal per un futuro sostenibile a livello globale.
Il Corso di Laurea prevede l'approfondimento di temi inerenti sia la conoscenza del territorio (mediante le più avanzate tecniche di monitoraggio e controllo), sia l'inquinamento dei vari comparti ambientali (aria, acqua e suolo) e i relativi interventi di prevenzione e risanamento.
Le competenze del Laureato in Ingegneria ambientale per lo sviluppo sostenibile acquisisce riguardano la redazione di elaborati progettuali di manufatti e opere, lo svolgimento di attività di monitoraggio e controllo di parametri e delle variabili caratterizzanti i processi naturali e produttivi, la conduzione di impianti e la valutazione della sostenibilità degli interventi.
Cosa si impara?
Gli allievi del Corso di Laurea in Ingegneria ambientale per lo sviluppo sostenibile imparano a:
- Analizzare ed interpretare i dati ambientali, anche con metodi statistici avanzati, ai fini della valutazione dei fenomeni di inquinamento;
- Progettare interventi mirati alla protezione e risanamento dell'ambiente e alla difesa del suolo, utilizzando le più aggiornate tecniche e strumenti per il dimensionamento di componenti, sistemi e processi;
- Individuare le aree a rischio (chimico, industriale, idrogeologico) sul territorio in relazione alla sua difesa da eventi naturali e da attività antropiche;
- Valutare la compatibilità ambientale dei progetti, anche in termini di sostenibilità, in relazione alle normative vigenti;
- Partecipare alla formazione e gestione di piani urbanistici, territoriali ed ambientali e piani di utilizzazione e fruizione di riserve e parchi naturalistici.
Durante il secondo anno acquisiscono conoscenze caratterizzanti e, infine, durante il terzo anno, acquisiscono conoscenze professionalizzanti, seguendo corsi come Scienza delle Costruzioni, Ingegneria Sanitaria Ambientale, Geotecnica, e Idrologia e Climatologia, ritenuti fondamentali per la formazione di un ingegnere ambientale anche in un contesto di cambiamento climatico, nonché ulteriori attività formative.
Cosa si può fare dopo?
Il Laureato in Ingegneria ambientale per lo sviluppo sostenibile sarà un Ingegnere ambientale junior (Albo “B” Ordine degli Ingegneri) e potrà svolgere le seguenti funzioni:
- Partecipazione a gruppi di progettazione di opere finalizzate al trattamento di acque e gestione dei rifiuti, di interventi per la difesa del suolo; di impianti per l'uso delle risorse energetiche, con particolare riferimento a quelle rinnovabili e alternative;
- Valutazione della compatibilità ambientale di Piani e progetti;
- Conduzione di esperimenti e l'analisi e l'interpretazione dei dati di pertinenza ambientale;
- Uso di tecniche e metodi per contribuire alla progettazione di componenti, sistemi e processi in armonia con i requisiti ambientali;
- Partecipazione alla redazione di piani urbanistici e territoriali.
Infine, il conseguimento della laurea consente l'accesso alla Laurea Magistrale in Ingegneria e Tecnologie Innovative per l'Ambiente, che il Laureato potrà frequentare anche svolgendo in contemporanea le attività lavorative che il titolo già conseguito consente.