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Urban Design per la Città in Transizione

Fregio 7
Qual è l’obiettivo del corso? Cos'è?
A cosa prepara?

La Laurea Triennale in Urban Design per la Città in Transizione (UDCT) forma esperti delle analisi, delle ricerche e delle rappresentazioni che hanno per oggetto la città, il territorio antropizzato o naturale, l'ambiente e il paesaggio. La loro expertise professionale è alla base del processo di elaborazione di piani, progetti e programmi, urbanistici, territoriali, ambientali e di settore che vengono redatti dalle Pubbliche Amministrazioni (Regioni, Comuni, Enti Locali) o da Agenzie, da Imprese private e dal Terzo settore. Le competenze professionali del laureato in Urban Design per la Città in Transizione consentono di comprendere e interpretare i processi di trasformazione storica del territorio e delle città, capacità peculiari necessarie per la redazione di analisi rivolte alla conoscenza delle risorse territoriali e del loro stato di conservazione, del patrimonio edilizio (sia storico che contemporaneo) e di sistemi complessi come quelli paesaggistici e ambientali. Nell'ambito delle competenze del laureato in UDCT rientrano inoltre le componenti sociali, politiche ed economiche che interagiscono con l'assetto delle città e del territorio, così come le conoscenze nell'uso di strumenti di valutazione ambientale strategica (VAS) e di rappresentazione e gestione dei dati informativi territoriali (Geographic Information System), oggi tra le competenze professionali più richieste dalle Pubbliche Amministrazioni e in tutti i casi di redazione di progetti territoriali complessi. Il Corso di Laurea in UDCT forma laureati in grado di comprendere i grandi cambiamenti in atto (dall'acuirsi della questione ambientale a scala planetaria, alla globalizzazione delle dinamiche economiche e culturali) che attraversano la domanda di pianificazione e che stanno mettendo a dura prova i fondamenti etici, gli statuti disciplinari, gli apparati teorici e metodologici della pianificazione stessa. Nel 2019 il Corso di Laurea ha ricevuto la Certificazione QR – Quality Recognition da parte dell’AESOP.

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Cosa si impara?

Il percorso di studi prevede che lo studente svolga un’esperienza quanto più sperimentale possibile che gli consenta di cogliere i vari punti di vista sulla trasformazione della città e del territorio – in termini storici, economici, sociali, ambientali, paesaggistici, infrastrutturali e di progettazione urbana – azione ritenuta fondamentale per formare professionisti che possano operare nell’ambito più attuale dell’urbanistica e della pianificazione. Il Corso è organizzato in cinque diversi blocchi disciplinari con insegnamenti di base, caratterizzanti e affini:

  • Urbanistica, Pianificazione, Architettura e Paesaggio;
  • Economia, Geografia e Sociologia;
  • Ecologia;
  • Rappresentazione e Storia dell’Architettura;
  • Materie di Base.
Il percorso è caratterizzato da diversi laboratori che sono centrali nell’esperienza formativa offerta dal Corso: Disegno digitale per la città; Analisi dell'urbano; Rigenerazione della città contemporanea; Storia della Città e del Territorio; Analisi spaziali avanzate; Design urbano inclusivo; 3D Mapping per il territorio, Paesaggio e reti verdi. A tali laboratori si relazionano un insieme di insegnamenti teorico-pratici finalizzati alla comprensione dei fenomeni urbani e territoriali e alla costruzione di principi e metodologie utili agli approcci conoscitivi innestati anche da sperimentazioni pratiche finalizzate all'acquisizione di apparati culturali e tecniche operative.

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Cosa si può fare dopo?

Il laureato in Urban Design per la Città in Transizione potrà proseguire gli studi iscrivendosi a Corsi di Laurea Magistrale biennali. Previo Esame di Stato, è conseguibile il titolo di Pianificatore junior ed è consentita l'iscrizione all'Albo dell'Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, sezione B, settore 'Pianificazione'. Gli interlocutori privilegiati del Pianificatore junior sono i soggetti, pubblici e privati, che operano nel campo delle trasformazioni urbanistiche e territoriali, delle infrastrutture e dei trasporti, del paesaggio e dell’ambiente, dei processi partecipativi legati a piani e progetti che possono quindi essere individuati in: - Amministrazioni pubbliche di governo e gestione del territorio 
(Comuni, Assessorati Regionali, Soprintendenze ai beni culturali e ambientali, Enti Parco, Autorità portuali, Agenzie di sviluppo locale, ecc.); - Istituti di ricerca pubblici o privati; - Studi professionali, società di servizi, istituzioni private e terzo settore. Coloro i quali abbiano conseguito il Diploma superiore nei relativi istituti tecnici, se laureati in Urban Design per la Città in Transizione, possono accedere agli Esami di Stato per le professioni di Agrotecnico, Geometra laureato, Perito Agrario e Perito Industriale secondo le indicazioni del (DPR 328/2001). Il periodo di tirocinio, ove prescritto, può essere svolto in tutto o in parte durante il corso degli studi secondo modalità stabilite in convenzioni stipulate fra gli Ordini o Collegi e le Università (DPR 328/2001).