Religioni e culture (Corso Interateneo)
- Bergen (NO)
- Cordoba (ES)
Qual è l’obiettivo del corso? Cos'è?
A cosa prepara?
A cosa prepara?
Il Corso di Studio in Religioni e Culture è una laurea magistrale interateneo e a titolo congiunto tra l’Università degli Studi di Palermo e la Pontificia Facoltà Teologica di Palermo, e si avvale del contributo didattico della Fondazione per le Scienze Religiose Giovanni XXIII (FSCIRE) di Bologna. Il Corso di Studio si propone di offrire le chiavi di lettura dei fenomeni religiosi dell’attualità attraverso l’analisi delle metodologie, della storia, delle ermeneutiche e delle rappresentazioni culturali proprie delle grandi religioni mondiali, con particolare riferimento all’area mediterranea e vicino-orientale. Nell’attuale contesto dell’interdipendenza globale, infatti, l’adesione ai credi religiosi, anche se non necessariamente alle rispettive istituzioni, sta manifestando un incremento in controtendenza rispetto alla narrazione di un mondo sempre più secolarizzato. La città di Palermo, più volte invocata come “capitale del Mediterraneo”, crocevia di religioni e culture, ora in conflitto, ora pacificamente conviventi, si presta assai bene come sede ideale del Corso di Studio.
Cosa si impara?
L’offerta formativa del Corso di Studio prevede l’approfondimento dei seguenti ambiti disciplinari e interdisciplinari:
- fonti e metodi della storia delle religioni e della cultura
- ermeneutiche dei testi sacri cristiani, ebraici e islamici
- geopolitica, antropologia e sociologia dei fenomeni religiosi
- dialogo e conflitto interreligioso
- elaborazione epistemologico-dottrinale in ambito filosofico e teologico
- rappresentazioni letterarie e artistiche, e codificazioni etico-giuridiche plasmate dai sistemi religiosi.
Cosa si può fare dopo?
Il Corso di Studi si propone di formare specialisti in servizi della mediazione religioso-culturale e insegnanti qualificati da una prospettiva disciplinare specifica nell’ambito della comprensione dei fenomeni religiosi e delle competenze utili a favorire un approccio dialogante tra persone, comunità (come quelle migranti) e istituzioni con appartenenze religiose distinte. Il titolo di laurea consente l’accesso alle seguenti classi di concorso per l’insegnamento nella scuola, fermo restando il possesso degli specifici CFU previsti: A-11 – Discipline letterarie e latino (ex 51/A); A-12 – Discipline letterarie negli istituti di istruzione secondaria di II grado (ex 50/A); A-13 – Discipline letterarie, latino e greco (ex 52/A); A-18 – Filosofia e Scienze umane (ex 36/A); A-19 – Filosofia e Storia (ex 37/A); A-21 – Geografia (ex 39/A); A-22 – Italiano, storia, geografia nella scuola secondaria di I grado (ex 43/A); A-23 – Lingua italiana per discenti di lingua straniera; A-54 – Storia dell’arte (ex 61/A). Sbocchi occupazionali trovano spazio nell’ambito di:
- centri studi e di ricerca sul fenomeno religioso (pubblici e privati) e istituti di scienze religiose;
- editoria religiosa o di argomento religioso (anche nell’ambito dei mezzi di comunicazione di massa);
- attività di esperti delle relazioni e delle comunicazioni interreligiose e delle problematiche specifiche dei contesti sociali pluriconfessionali, come quelle relative alla mediazione culturale;
- ricerca e didattica in ambito universitario.