Comunicazione per l’enogastronomia
Qual è l’obiettivo del corso? Cos'è?
A cosa prepara?
A cosa prepara?
Il Corso di studi interclasse in Comunicazione per l’enogastronomia è il primo Corso di Laurea di questo genere nel territorio italiano ed europeo. Esso mette insieme le finalità formative della classe di laurea in Teorie della comunicazione (LM-92) con quelle delle Scienze economiche e sociali sulla enogastronomia (LM-GASTR), in modo da formare esperti in entrambi i settori, così che i contenuti di LM-GASTR possano essere comunicati al meglio grazie alle teorie e alle tecniche di LM-92. Le ricadute di questo nuovo corso di studi sono molteplici. Innanzitutto, appunto, si tratta di formare comunicatori competenti specificamente nel settore dell’agroalimentare e dell’enogastronomia, in modo da dotare il territorio – siciliano e non solo – di professionisti in grado di promuovere i beni e i servizi relativi a tale settore. Comunicatori dunque con competenze relative al mondo dell’alimentazione e della cucina, del gusto e della tavola, della ristorazione e del turismo enogastronomico, degli eventi e delle fiere di settore: dunque pubblicitari, giornalisti, blogger, influencer ecc. Ma lo spazio di azione del corso di laurea è in realtà molto più ampio, poiché la questione della comunicazione va intesa non solo come promozione ma anche e soprattutto come educazione al gusto, come edificazione progressiva di una particolare attenzione nei confronti del cibo e di tutto ciò che a esso si collega, in ambito etico, politico, estetico, sociale, antropologico, linguistico, semiotico.
Cosa si impara?
I Laureati Magistrali in Comunicazione per l’enogastronomia ricevono una formazione di alto profilo del tutto originale rispetto alle tradizionali conoscenze di ambito agroalimentare maturando una sensibilità per il portato culturale, sociale, estetico, antropologico e semiotico che il cibo possiede, nonché conoscenze specifiche sulle dinamiche di valorizzazione, promozione e fruizione dei prodotti alimentari. Ai saperi della comunicazione e, in particolare, delle discipline semiotiche, si aggiungono conoscenze di tipo storico, antropologico, geografico e sociologico, che consentono di comprendere le dinamiche di produzione e trasformazione dell’enogastronomia avvenute nel tempo e nello spazio. A esse si aggiungono le conoscenze di area estetologica inerenti il gusto alimentare, quelle di tipo scientifico-alimentare e della nutrizione, quelle giuridiche, ma anche i saperi di ambito economico-turistico e del marketing, necessari per comprendere le possibilità che l’enogastronomia può offrire in termini di sviluppo economico. A esse si aggiunge l’area creativa e progettuale, portata avanti attraverso insegnamenti di tipo laboratoriale, che consente agli studenti di confrontarsi con le problematiche che presenta la progettazione tanto della comunicazione classicamente intesa (dalle campagne pubblicitarie al giornalismo enogastronomico) quanto degli spazi di consumo.
Cosa si può fare dopo?
Il profilo culturale in uscita è quello del Comunicatore dell’enogastronomia che può agire sia nel campo della progettazione comunicativa in senso stretto sia della ricerca in ambito della cultura alimentare sia della diffusione ed educazione alimentare. Tra i possibili profili professionali coerenti con le competenze previste dal CdS si prevedono: consulente per la promozione dei prodotti enogastronomici (strategic planner, ADV specialist, event planner, addetto stampa, social media manager); consulente per ristoranti, enoteche e altri luoghi di consumo enogastronomico; consulente alla progettazione dei luoghi di consumo (ristoranti, supermercati, nuove forme di ibridazione fra produzione e consumo ecc.); consulente per agenzie turistiche, aziende agricole di produzione o agriturismi; consulente per Enti ed Istituzioni che promuovono attività nel settore della biodiversità e del controllo sui saperi alimentari; progettisti e coordinatore di gruppi di ricerca su cibo e cultura a vari livelli per la partecipazione a bandi di finanziamento (regionale, nazionale, europeo); divulgatore sui saperi enogastronomici e creatore di contenuti editoriali per riviste, guide enogastronomiche, ricettari e case editrici specializzate; promotore dell’educazione alimentare; consulente comunicativo in ambito dietetico-nutrizionale.