Ingegneria Ambientale per lo Sviluppo Sostenibile
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Qual è l’obiettivo del corso? Cos'è?
A cosa prepara?
A cosa prepara?
Il ruolo dell’Ingegneria Ambientale è quello di individuare, risolvere e prevenire le principali criticità ambientali tramite l’applicazione di soluzioni “sostenibili”. Obiettivo del Corso di Laurea in Ingegneria Ambientale per lo sviluppo sostenibile è quindi quello di formare una figura professionale dotata di competenze specifiche ad elevato contenuto innovativo inerenti processi, impianti e opere pertinenti l’ambiente. Nello specifico questo Corso prepara alla messa a punto di strategie per la mitigazione degli effetti del cambiamento climatico, alla gestione delle risorse idriche in condizione di scarsità, al trattamento delle acque reflue, alla gestione dei rifiuti, all’uso di fonti energetiche alternative e rinnovabili, alla progettazione di interventi per la difesa del suolo, all’utilizzo di tecnologie innovative per il monitoraggio e la salvaguardia dell’ambiente. Gli obiettivi formativi della Laurea in Ingegneria Ambientale per lo sviluppo sostenibile sono mirati all’identificazione delle problematiche ambientali e alla loro soluzione tramite interventi strutturali e non. In particolare, il laureato sarà in grado di:
- analizzare ed interpretare i dati ambientali;
- utilizzare tecniche e strumenti innovativi per il risanamento ambientale;
- individuare le aree a rischio sul territorio;
- valutare la compatibilità ambientale dei progetti, anche in termini di sostenibilità, in relazione alle normative vigenti e mitigare gli effetti del cambiamento climatico.
Cosa si impara?
L’Ingegnere Ambientale per lo sviluppo sostenibile studia le materie comuni a tutti i Corsi di Laurea in Ingegneria, unite ad alcune materie che sono pensate per le soddisfare sue future esigenze professionali. La preparazione del laureato viene raggiunta mediante un’adeguata conoscenza dei contenuti delle scienze di base (discipline matematiche, fisiche e chimiche) e di quelle dell’ingegneria (teoriche e applicate), con particolare riguardo a quelle caratterizzanti le tematiche dell’ambiente e della difesa del suolo: Idraulica, Idrologia, Ingegneria Sanitaria-Ambientale, Fisica Tecnica-Ambientale, Ecologia, Geomatica. Geotecnica, ecc. In generale, i contenuti principali del percorso formativo previsto riguardano l’approfondimento di temi inerenti sia la protezione e il risanamento ambientale, sia la difesa del suolo. L’apprendimento e la formazione dello studente sono conseguite attraverso la partecipazione alle attività didattiche, costituite da lezioni frontali, esercitazioni pratiche e attività di laboratorio, integrate da seminari tematici e visite tecniche.
Cosa si può fare dopo?
Il laureato in Ingegneria Ambientale per lo sviluppo sostenibile ha una natura molto versatile legata alla multidisciplinarietà del corso stesso. Gli Ingegneri Ambientali per lo sviluppo sostenibile sono figure molto ricercate negli ultimi anni sia da società private che pubbliche amministrazioni sempre più proiettate alla green economy e alla gestione sostenibile delle risorse. A queste nuove tendenze si associa la produzione, molto più articolata rispetto al passato, di un quadro normativo legato al rischio idrogeologico, alla difesa del suolo, allo smaltimento dei rifiuti, alla gestione e controllo delle risorse idriche, e alla implementazione di opere di bonifica e di edilizia urbana eco-sostenibile. Sono proprio queste norme ad aver favorito la nascita di esperti nel campo dell’Ingegneria Ambientale per lo sviluppo sostenibile. Figure professionali a cui rivolgersi per consulenze, pareri e per la progettazione e la realizzazione di opere ingegneristiche in sintonia con la legislazione vigente. Gli sbocchi professionali del Corso di Laurea sono i seguenti: imprese, enti pubblici e privati e studi professionali per la progettazione, pianificazione, realizzazione e gestione di opere e sistemi per il controllo e il monitoraggio dell’ambiente e del territorio, la difesa del suolo, la sicurezza industriale, la bonifica ambientale, il trattamento delle acque, la gestione dei rifiuti e il riciclo, l’uso delle materie prime e delle risorse ambientali, geologiche ed energetiche, la valutazione degli impatti e della compatibilità ambientale di piani ed opere.